Se le videochiamate saltano tra cucina e camera o i film si fermano a metà, il collo di bottiglia è quasi sempre la rete domestica. Con Wi-Fi 7 e MLO (Multi-Link Operation) puoi usare due bande contemporaneamente come “corsie” parallele, così la sessione non si interrompe se una banda peggiora per interferenze. L’upgrade non è complicato: basta scegliere un router o un kit mesh realmente compatibile, verificare che i tuoi telefoni e laptop supportino Wi-Fi 7, abilitare MLO e configurare correttamente larghezze di canale e priorità del traffico. In una sola mattinata puoi ottenere streaming fluidi, chiamate senza eco e trasferimenti più rapidi, evitando cablaggi invasivi e cambiando il minimo indispensabile delle tue abitudini.
Prima di comprare: compatibilità reale e topologia giusta

Controlla che i tuoi dispositivi dicano esplicitamente “Wi-Fi 7” e non solo “Wi-Fi 6/6E”, perché MLO richiede hardware di nuova generazione; se qualche device è più vecchio, funzionerà comunque ma senza i benefici del multilink. Scegli router o sistema mesh con MLO attivo su 5 e 6 GHz, alimentatore adeguato e firmware aggiornabile: un kit a due nodi copre la maggior parte degli appartamenti, tre nodi servono per case grandi o su più piani. Valuta dove realmente usi video e call: se lavori in studio e guardi film in salotto, pianifica i nodi vicino a quelle stanze per accorciare la distanza radio. Prepara un cavo Ethernet per collegare il nodo principale al modem e, se possibile, per il backhaul cablato tra i nodi: quando il cavo non è praticabile, punta su mesh con backhaul MLO dedicato, così la rete non “ruba” banda ai client. Decidi anche la strategia SSID: uno unico per semplicità, con profilo separato solo per IoT a 2,4 GHz che non necessita di velocità.
Configurazione: MLO attivo, 6 GHz per la velocità e 5 GHz come rete di sicurezza
Entra nel pannello del router, abilita MLO e crea un SSID unico per le bande 5/6 GHz: i client moderni negozieranno automaticamente due link, usando 6 GHz come “corsia veloce” e 5 GHz come paracadute quando compaiono ostacoli o interferenze. Imposta canali larghi dove l’etere è pulito (fino a 320 MHz su 6 GHz) e più stretti se vivi in condominio affollato, attivando le funzioni che riducono le collisioni e “bucano” i blocchi di rumore quando necessario. Lascia che il router gestisca la scelta dinamica dei canali, ma evita sovrapposizioni palesi con i vicini; se noti instabilità, prova canali non DFS per le call critiche. Abilita roaming rapido, band steering e potenza di trasmissione equilibrata per forzare i client a restare sul nodo più vicino. Mantieni un SSID separato solo per dispositivi vecchi o smart-home lenti, così multicast e traffico di segnalazione non inquinano la rete principale e non fanno salire la latenza proprio quando parli o condividi lo schermo.
Chiamate e video stabili: priorità, posizionamento e test periodici

Dai priorità alla voce e al video nel QoS del router: imposta le app di videoconferenza come traffico “tempo reale”, limita i backup in orari serali e disattiva ottimizzazioni aggressive che frammentano i pacchetti. Posiziona il router in alto e lontano da superfici riflettenti o elettrodomestici rumorosi (forni a microonde, frigoriferi, specchi grandi); i nodi mesh vanno a metà corridoio o sulla scala, non chiusi in armadi. Sui telefoni, abilita “preferisci 6 GHz” quando disponibile e aggiorna driver/OS: i miglioramenti di stabilità multilink arrivano spesso via software. Verifica il risultato con un test semplice: videochiamata in movimento per cinque minuti tra le stanze, poi streaming 4K a porte chiuse; se compaiono buffer, riduci la larghezza canale o sposta il nodo di mezzo metro. Infine crea una routine mensile: controlla aggiornamenti del router, rivedi la mappa canali e ripeti il test; con MLO ben regolato, lag e scatti smettono di essere un tema e la casa intera diventa una zona “video-ready”.


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